DEBRECEN è un estratto di fotografie e frammenti di vita immortalati da una camera tutto in presa diretta.
Prende vita mensilmente attraverso una fanzine fotografica che riporta in stile ODDZINE cioè "strano" insolito" "fuori dagli schemi" una visione abbastanza introspettiva di quello che normalmente si è abituati a vedere,marcando la parte più ambigua e radicata a qualcosa che non si vede in superficie.
Il principio è lo scopo di donare bellezza anche alla parte più scomoda che si trova in ognuno di noi e inoltre dare la possibilità allo spettatore di inoltrarsi in contesti visivi sconosciuti e difficili da raggiungere.
L'alternativa di scegliere cosa immaginare è la chiave che apre le porte di debrecen a nuove esperienze visive.
La fotografia trova continuità nel cinema,quindi la fanzine viene sempre accompagnata da un videoclip di presentazione.
Prende vita mensilmente attraverso una fanzine fotografica che riporta in stile ODDZINE cioè "strano" insolito" "fuori dagli schemi" una visione abbastanza introspettiva di quello che normalmente si è abituati a vedere,marcando la parte più ambigua e radicata a qualcosa che non si vede in superficie.
Il principio è lo scopo di donare bellezza anche alla parte più scomoda che si trova in ognuno di noi e inoltre dare la possibilità allo spettatore di inoltrarsi in contesti visivi sconosciuti e difficili da raggiungere.
L'alternativa di scegliere cosa immaginare è la chiave che apre le porte di debrecen a nuove esperienze visive.
La fotografia trova continuità nel cinema,quindi la fanzine viene sempre accompagnata da un videoclip di presentazione.
Debrecen is an extract of photographs showing fragments of life immortalized by a camera in direct photography. It comes to life through a photographic fanzine (a topic magazine). With an Oddzine style, meaning a strange, unusual, out of the normal style, it gives an introspective vision of the ambiguous and deep-rooted aspects of our life and environment which we don't usually see or notice.
Its principle is to give beauty even to the most uncomfortable aspects that are found in each one of us and also to allow the viewer to enter into unknown and difficult to reach visual contexts. One can choose what to imagine and this is the key which opens Debrecen's door to new visual experiences.
The fanzine is always accompanied by a video clip of presentation since photography finds continuity in the cinema.
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